Il film che ha provocato una crisi

Il caso "The interview"

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  1. LIAMreview
     
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    Si è ufficialmente conclusa nella giornata di natale l’eterna diatriba USA vs Nord Corea per la proiezione del film comico “The Interview”. Il tutto era nato tempo fa con l’attacco di un gruppo di hacker nordcoreani “Guardians of Peace” contro la Sony, un attacco che ha generato una incredibile fuga di notizie e non solo.
    Il tutto sarebbe iniziato per l’appunto a causa dell’imminente uscita del nuovo film di Seth Rogen e Evan Goldberg, il quale ha come trama principale il rocambolesco assassinio del leader Kim Jong Un.
    Dopo il ritiro del film dal mercato cinematografico da parte di Sony, dovuto anche a minacce di alcuni nordcoreani che hanno addirittura rievocato l’11 Settembre, c’è stato subito il dietrofront della casa di produzione americana, che ha ufficialmente rilasciato la pellicola in alcune catene di cinema indipendenti (tra i quali spicca anche il multisala di George R.R. Martin), il film per la cronaca è riuscito in 300 di queste sale ad incassare più di 1 milione, facendo risultare in tutti gli spettacoli il tutto esaurito (si aspettano inoltre i dati del film in on demand su internet).

    La questione sembrerebbe bella che archiviata, ma a nostro parere alla fine di tutta questa spiacevole parentesi la Sony ne esce incredibilmente sconfitta. E’ vero che la casa di distribuzione ha potuto risparmiare sulla campagna di marketing a causa del chiacchiericcio generale in tutto il mondo (persino in Italia sul Tg1 e TG5 se ne è parlato), ma la sconfitta oltre ad essere economica (difficilmente la Sony recupererà i 50 milioni spesi), è anche morale poiché si è vista la totale inettitudine dei vertici dell’azienda non solo nell’assumere una posizione ben precisa, ma anche nella scelta iniziale di cancellare un film, andando quindi contro la libertà artistica di satira che già c’era stata in precedenti film (ad esempio South Park e Hot Shots 2).

    Insomma un figura che si poteva evitare con una salda presa di posizione, tant'è che sono intervenuti a supporto del film tante stelle di Hollywood come George Clooney, scrittori di fama mondiale come Salman Rushdie (a cui è capitata una vicenda simile) e Paulo Coelho oltre che il premio Pulitzer Tony Kushner.
    In molti hanno celebrato l’uscita ufficiale del film con l’hastag #Victory, e alla fine c’è il senso di vittoria, ma una vittoria di Pirro.
    Fortunatamente anche qui in Italia tra poche settimane potremmo vedere il film on demand oppure perché no anche al cinema, alla faccia dei Flaming Dragons nordcoreani.

    Edited by Kabbry - 27/12/2014, 14:56
     
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  2. Pork Chop Express
     
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    Io me lo scarico e me lo guardo alla faccia dei fleming dragons o come diavolo si chiamano loro, maledetti prima ci invadono con la loro musica poi ci dichiarano guerra ed ora censurano i film...
     
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1 replies since 27/12/2014, 14:30   53 views
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